sabato 31 gennaio 2004

Bonifacio

All'estremità sud della Corsica, la cittadella di Bonifacio, arroccata su un'alta falesia di calcare bianchissimo, è una delle cose che chi visita la Corsica non si può certo perdere. 

E' separata dalla Sardegna dall'omonimo stretto, le Bocche di Bonifacio, tratto di mare molto pericoloso per gli innumerevoli scogli, secche e forti correnti. 

A contrasto con l'alta costa di calcare corroso dal mare, due bassi isolotti di granito rosa, Cavallo e Lavezzi. Le foto sono del 1990 e sono state scattate dalla cittadella; nella prima, sullo sfondo, si intravvede la Sardegna.







giovedì 29 gennaio 2004

L'Ostriconi



Al limite sud del deserto des Agriates, una distesa di granito e corbezzoli costeggiata da magnifiche insenature e spiaggette deserte raggiungibili solo via mare, c'è la foce dell'Ostriconi e l'omonima spiaggia.



La spiaggia è costeggiata dalla strada che da Ile Rousse porta verso Ponte Leccia o, attraversando il deserto des Agriates, a Saint Florent, bel porticciolo alla base di Capo Corso.

Le foto sono dell'autunno del 1990.



mercoledì 28 gennaio 2004

Colle di Verghio mt.1464

Si trova sulla strada che da Calacuccia porta ad Evisa e poi scende a Porto, divide due magnifiche foreste di pino laricio, un pino alto e slanciato come gli abeti delle Dolomiti: a est verso Calacuccia, la foresta di Valdo-Niello, ad ovest scendendo verso Evisa, la foresta di Aitone.


Sul colle, battuto dal maestrale, la vegetazione è rada, con cespugli prostrati e bestiame al pascolo,
appena sotto il passo, dei pini che paiono presi da delle stampe giapponesi e sullo sfondo, la cima più alta della Corsica, il monte Cinto mt.2710.
Sotto ancora, la foresta di Valdo-Niello con in fondo alla valle il lago di Calacuccia e sulla destra le montagne che dividono questa valle, la valle del Golo, da quella del Tavignano dove si trova Corte, l'antica ed orgogliosa capitale della Corsica. Le foto sono del 1983.

lunedì 26 gennaio 2004

La strada Calvi - Galeria

La cosa che più colpisce chi percorre le strade in questa zona della Corsica ad agosto – settembre è il forte odore di erbe aromatiche della macchia mediterranea... anche da noi in Liguria in certe stradine c'è un odore simile, ma lì è più forte, c'è molto rosmarino selvatico, mirto, ginepro abbarbicati alla roccia di granito rosa scaldata dal sole cocente.


La strada a sud di Calvi, passato il bivio di Notre Dame de la Sierra, è scavata nella roccia a strapiombo sul mare, con dei panorami mozzafiato, soprattutto se si viaggia lato mare... non esiste guard-raill, a volte un basso muretto malandato, a volte solo qualche pietra come nella foto, non è certo consigliata per chi come me soffre di vertigini...

In questa foto si può vedere che cosa ci sia oltre il bordo della strada, uno strapiombo di roccia e arbusti sino al mare sottostante.

Comunque, come detto precedentemente, il panorama che cambia ad ogni metro, il contrasto di colori tra roccia, maquis e mare valgono certamente la pena di visitare questa parte di isola.

domenica 25 gennaio 2004

Centuri porto, anno 1988


Sulla punta di Capo Corso, lato ovest... è un piccolo porto naturale risalente all'età romana, quando le navi onerarie della Roma imperiale venivano in Corsica a caricare vino.



Al tempo delle foto (1988) c'era una piccola diga che proteggeva ulteriormante il porticciolo e un pericoloso scoglio affiorante all'imboccatura. Ora la diga è più lunga e lo scoglio non esiste più, facilitando l'ingresso delle imbarcazioni. Ci sono parecchi ristoranti, quasi tutti i proprietari sono anche pescatori. Si pescano aragoste, dentici, ricciole e pesce da zuppa (pescatrici, scorfani, tracine...)

Estate 2011: C'era una volta... adesso il porto puzza di pesce marcio ed altro, la diga che ha ampliato il porto impedisce il ricambio dell'acqua, le aragoste pescate con le reti sono sempre meno e per soddisfare la richiesta ne arrivano tutti i giorni da Bastia, di quale provenienza non si sa...
Una volta le aragoste si pescavano con le nasse, poi si è iniziato a pescarle con le reti, tenute in mare per almeno due giorni, il primo giorno nella rete restano i pesci, che poi attirano le aragoste che sono un po' i becchini dei fondali, assieme ai granchi. Così si pescano inutilmente dei pesci pregiati, che restano a marcire nelle reti (o sul fondo del porto), inoltre molte reti restano sul fondo per agguanti o mareggiate e continuano ad uccidere senza scopo. 

Erbalunga



E' un bel paesino con torrione e un gruppo di vecchie case costruite su uno sperone roccioso in serpentino verde che si protende sul mare. Si trova a pochi chilometri da Bastia, sulla strada di Capo Corso. La foto è del 1988, ma non è cambiato nulla da allora.


giovedì 22 gennaio 2004

Fontane corse

Sulla strada che da Calvi porta a Galeria, poi a Porto ed infine ad Evisa, si possono trovare queste tre fontane molto caratteristiche:


La prima la si incontra prima dell'Argentella, è fatta con i caratteristici e colorati ciottoli della spiaggia del camping Morsetta, è la più piccola delle tre.


La seconda è pochi chilometri prima di Porto, anche questa è fatta con ciottoli e pietre arrotondate dal mare delle spiagge sottostanti.


La terza infine è sulla strada che da Porto sale verso Evisa, è in una bella zona a castagni popolata, all'epoca della foto, dai caratteristici maialini allo stato brado.

Tutte le foto sono del 1983.

mercoledì 21 gennaio 2004

L'isola che non c'è

Da quando ho la macchinetta digitale uso raramente la reflex e le dia, così quando ai primi di questo mese ero in Corsica, ne ho approfittato per terminare un rullino che avevo iniziato almeno un anno fa'. Nello sviluppo è saltata fuori questa diapositiva di cui mi ero quasi dimenticato...


Ero sulla mia panchina di Barcaggio quando improvvisamente sul mare si è formato un banco di nebbia alto poche decine di metri che era avanzato lentamente sino a circondare l'isola della Giraglia con questo effetto che mi aveva ricordato le parole di una canzone di Guccini, “...svanì di prua alla galea, come un'idea...”


Tutto è durato una decina di minuti, poi la nebbia si è dissolta con il calore del sole, fortunatamente avevo sottomano la mia reflex a testimoniarmi che non si era trattato di un miraggio.