mercoledì 12 maggio 2004

Argentella

Al campeggio Morsetta, all'Argentella, sono capitato quasi per caso nel 1982. Eravamo una diecina di amici, ragazzi e ragazze, con tre tende a 4 posti che avevo acquistato usate in un campeggio di Laigueglia. Sbarcati a Calvi, eravamo scesi lungo la costa occidentale sino ad arrivare lì, in una spiaggia di ciottolini multicolori dove avevamo piazzato le tende proprio a ridosso della duna di ciottoli ammucchiati dalle mareggiate. Era un ambiente molto spartano, senza piazzole delimitate, con una pizzeria che aveva già chiuso (eravamo ai primi di settembre) e docce con acqua troppo calda o fredda..

Ma a noi interessava poco, ci eravamo messi proprio vicini al mare, con davanti un grosso cespuglio di mortina in cui avevamo installato cucina e tavolo da pranzo. Il primo contatto col mare, appena montate le tende, ci aveva lasciati esterefatti. Sembrava di entrare in un acquario tropicale, tanti erano i pesci e le varietà rappresentate: illuminati dal sole pomeridiano grossi banchi di “musciui” e di grosse occhiate nuotavano a mezz'acqua, sul fondo di ciottoli e sabbia c'erano mormore e triglie, più al largo tra gli scogli saraghi, tanute e interi battaglioni di salpe. Non mancavano i drappelli di cefali tacca d'oro che esploravano la sabbia e al limite della visibilità alcune occhialute orate... il paradiso del pescatore.
Gli altri campeggiatori erano quasi tutti tedeschi, che limitavano l'attività subacquea a fiocinare polpi, mentre mogli e figlie prendevano il sole completamente nude. Come nude entravano ed uscivano dal blocco servizi e doccie, sorridenti e col rotolo di carta igienica in mano... 

Ho passato parecchie vacanze di pesca all'Argentella, con amici spesso diversi, ma con ricordi indimenticabili che potrebbero riempire un intero libro. Mi riprometto sempre di tornarci, magari solo per dare un'occhiata e salutare i vecchi amici rimasti, ma forse mi trattiene il rimpianto per degli anni che non ho più e che certo non tornano.